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“Reperti Riscoperti”. Una mostra sull’operato della Guardia di Finanza a tutela del patrimonio archeologico di Adria e del territorio tra il 1970 e il 1995

ADRIA • Presentata questa mattina, durante la conferenza stampa nella sala consiliare del Comune di Adria, la mostra “𝐑𝐞𝐩𝐞𝐫𝐭𝐢 𝐑𝐢𝐬𝐜𝐨𝐩𝐞𝐫𝐭𝐢“, organizzata dal museo Archeologico Nazionale di Adria, in collaborazione con il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Rovigo.

Alla conferenza erano presenti il Sindaco di Adria, Massimo Barbujani, la Direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Adria,  Alberta Facchi, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Rovigo, Col. Antonio Morelli, Gian Michele Gambato, Vicepresidente della Camera di Commercio Venezia Rovigo e il Presidente di Banca Adria Colli Euganei, Mauro Giuriolo.

“Siamo pronti ad ospitare, dal 20 aprile, tutti coloro che vorranno vedere una selezione di preziosissimi reperti storici, archeologici, mai esposti al pubblico, che ci sono stati affidati tra il 1950 e il 1975 dalla Guardia di Finanza dopo i sequestri. Il fatto che questi reperti siano stati trafugati e quindi sottratti dal loro luogo di ritrovamento, li rende ancora più “fragili” e quindi, da scoprire” spiega la Dott.ssa Facchi. “Grazie all’archeologo Luca Millo e alla dott.ssa Bedetti, abbiamo allestito una mostra sull’archeologia salvata che sottolinea ancor più l’importanza di Adria e del Polesine in questo ambito.


La mostra, con oltre 80 reperti archeologici, sarà completata dalla presenza di numerosi cimeli della Guardia di Finanza, messi a disposizione dal Museo Storico del corpo.

“Abbiamo un museo bellissimo che custodisce reperti che vanno valorizzati e che con questa mostra mettono in relazione il passato, il presente e il futuro. L’evento si colloca infatti nelle celebrazioni dei 250 anni dalla Fondazione del Corpo, per questo abbiamo voluto arricchirla con elementi che raccontano la nostra storia e che permetteranno a tutti di conoscere da vicino l’evoluzione della Guardia di Finanza che è il corpo di polizia più antico d’Italia” spiega il Col. Morelli.

Oltre ai reperti sequestrati, quindi, alcune vetrine didattiche, divise storiche e cimeli della GdF, le preziose tavole illustrate da Milo Manara e un percorso didattico sulla legalità rivolto, soprattutto alle giovani generazioni. 

La mostra “Reperti Riscoperti” vede anche la partecipazione della Soprintendenza ABAP per le province di Verona, Rovigo e Vicenza e il sostegno della Camera di Commercio di Venezia e Rovigo.

“Da Polesano sono contento di questa iniziativa” spiega il Vicepresidente Gambato. “Eventi come questo danno lustro al nostro territorio, stimolano il turismo e mettono in luce la forte sinergia tra un ente come il nostro e la Guardia di Finanza. È di qualche giorno fa la notizia della firma di un protocollo di Formazione e Informazione tra le due realtà: per noi un valore e un dovere istituzionale a tutela del commercio e dei nostri associati. Noi garantiamo il mercato e siamo a fianco delle imprese: il protocollo come questa mostra, che siamo felici di sostenere, sono iniziative rappresentative di questa sinergia tra le istituzioni e a favore della cittadinanza” conclude Gambato.

 

“Reperti Riscoperti” ha ricevuto anche il contributo di Banca Adria Colli Euganei.

“La Mostra ci permetterà di valorizzare il nostro polesine e le sue peculiarità meno conosciute” spiega il Presidente Giuriolo. “Noi, come istituto di credito cooperativo, abbiamo il compito di dare supporto allo sviluppo del territorio, e questo genere di iniziative sono un ulteriore tassello che ci mette in una vetrina nazionale. Dobbiamo lavorare per far sì che, fino al 30 giugno, il numero delle presenze al museo sia in continuo aumento. È un’occasione ghiotta grazie alla quale possiamo dimostrare che teniamo alla nostra provincia. È bello sapere che ci sono persone che vengono da fuori e si innamorano del Polesine” conclude Giuriolo.

 

Tra i partner dell’iniziativa anche il Rotary Club di Adria che ha fornito al museo un maxischermo che verrà utilizzato, dopo la mostra, anche per convegni e conferenze che vedranno il Museo protagonista.

La mostra sarà inaugurata alla presenza delle autorità il 19 aprile (cerimonia su invito) e aperta al pubblico il 20 aprile.


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