Il contagio da panico. La nuova crisi dell'economia fa più vittime del virus

Il contagio da panico e la nuova crisi dell'economia all'epoca del coronavirus.

Dove possibile riprendetevi la città e la vostra vita, non abbiate paura! Non fatevi prendere dal panico!

Senza nulla togliere a quanto fatto finora e anzi ringraziando chi ha sostenuto e lavora a fianco di medici scienziati operatori e forza dell'ordine oltre a tutta la politica locale regionale e nazionale, vorremmo dare anche noi un consiglio se lo ritenete utile.

Lasciateci fare una riflessione dopo che abbiamo sentito tante persone e dopo aver letto tanti post anche di chi vuole dare supporto o di chi deride banalizzando ogni azione, oltre a chi la prende come scusante politica, o chi paragona una emergenza ad altra o la declassa rispetto ad altre.

Siamo in Italia e a differenza di Cina, che per evitare danni di immagine e di economia ha taciuto anziché arginare ed agire contro il problema, e a differenza di Germania, Russia, Francia, Gran Bretagna, dove non vengono divulgate notizie e vengono meno effettuati tamponi e controlli, noi italiani abbiamo preso da subito un'azione giusta al riguardo, ovvero ci siamo preoccupati a livello nazionale di arginare il virus e di salvaguardare prima le persone. D'altro lato le aziende, il turismo, il commercio, e le normali attività si sono quasi azzerate, peggio di una apocalisse, in questo caso ingiustificata a fronte del tasso di mortalità e dei casi di contagio. Sia ben chiaro rimane una influenza da virus, e il lato che preoccupa è riferito piu alla cura, al vaccino e alle terapie che mancano, ricordando che una volta la normale influenza decimava persone. Oggi per quest'ultima c'è una cura, ma per tutto ancora valgono le stesse norme, dall'igiene al riparo, dal fermo a letto o allo stop di attività extra.

Dispenser automatico di gel disinfettante mani,

in uso al pubblico nel locale Ai Trani di Rovigo.


A fronte della bassa letalità (<3%) e della bassa mortalità su scala di popolazione (<0.1%), e dato che >89% dei contagiati non sviluppa sintomi gravi (il 40% addirittura é asintomatico), preoccuparsi più del dovuto lo riteniamo assurdo o in questo frangente fuori luogo. Vedere la corsa alle scorte e le città vuote è assurdo.

Allora se oggi state bene, e andate a fare la spesa, o al mercato, o in banca o al lavoro, potete anche fermarvi nei locali e stare con gli amici, potete fare gli acquisti nei negozi con una sicurezza in più, l'attenzione dedicata a voi da parte dei commercianti e delle imprese.

 

Parlando con più attività anche oggi, abbiamo conferma che gli imprenditori si sono attrezzati, chi con spray sanificanti, dosatori di amuchina o gel disinfettante mani, di prodotti per protezione e lavaggio di banchi, chi con bicchieri di plastica o tazzine biodegradabili, e via dicendo. 


Con questo non vogliamo dire che sia tutto risolvibile, o che il problema non sussista, vogliamo solo rendervi partecipi che la città vive e si anima con le vostre presenze e si adegua di giorno in giorno per affrontare ogni emergenza, anche se sono stati annullati eventi, manifestazioni e mostre per precauzione rispettando i decreti del Ministero della Salute. Nessun vieto di uscire di casa, nessun vieto di fare acquisti, nessun divieto di muoversi. Soltanto il buon senso per poter uscire prima dall'emergenza ci permetterà di aver meno morti e meno contagiati dalla crisi stessa. 

 

Dai buoni consigli dispensati in tutti gli organi di stampa, alle verità sulla protezione delle mascherine (quelle di tessuto semplice servono più ai contagiati per evitare di disperdere il virus), alle soluzioni tampone, al numero verde VENETO: 800.462.340, ai siti di informazioni istituzionale per restare aggiornati www.regione.veneto.it/web/guest/home, potete sicuramente essere per voi e per gli altri più rilassati.

E ricordatevi sempre, "fa più male l'ignoranza che la cultura".

E su questo virus speriamo presto di trovare una cura, perchè ci rende deboli in quanto ignoranti.

BUONA PROSSIMA PASQUA A TUTTI!