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Per il lavoro ci metto la firma

ROVIGO • Durante le celebrazioni per la Festa della Liberazione a Pontecchio Polesine, per onorare la costituzione antifascista italiana, CGIL Rovigo dà il via anche in Polesine alla campagna di raccolta firme per i quattro referendum abrogativi sul lavoro.

Durante le celebrazioni per la Festa della Liberazione, tenutesi oggi a Pontecchio Polesine, ha avuto ufficialmente inizio anche qui nella provincia di Rovigo la campagna di raccolta firme, indetta da CGIL, per realizzare 4 referendum popolari abrogativi nel 2025. La raccolta delle firme proseguirà da oggi, 25 aprile, per la durata di 3 mesi fino alla metà di luglio.


Sono quattro, come il numero dei referendum che vuole proporre, gli obiettivi che CGIL vuole raggiungere richiamandosi al voto popolare: tutelare le lavoratrici e i lavoratori e rendere per loro il lavoro dignitoso, stabile e sicuro. Tali obiettivi campeggiano anche nel logo della campagna referendaria indetta dal sindacato, dal titolo: “Per il lavoro ci metto la firma”. 

Scopo dei referendum proposti è quello di abrogare quelle norme e quelle leggi che si sono rivelate contro la tutela dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori e contro la loro sicurezza sul posto di lavoro. Nello specifico si propone di abrogare: il decreto legislativo n.23 del 2015, che ha sottratto la tutela della reintegra agli assunti a tempo indeterminato dopo il 7 marzo 2015, andando di fatto a creare una ingiusta disparità di trattamento tra gli assunti prima e dopo quella data all’interno di tutte quelle aziende con più di 15 dipendenti; il tetto massimo di indennizzo, oggi posto ad un massimo di 6 mensilità, in caso di licenziamento illegittimo all’interno di una azienda con meno di 16 lavoratori dipendenti; le norme che hanno liberalizzato il lavoro a termine, ripristinando l’obbligo di causale per il ricorso al contratto di lavoro a termine; e, infine, l’abrogazione delle norme che impediscono, in caso di infortunio sul lavoro negli appalti, di estendere la responsabilità all’impresa appaltante.

Queste le dichiarazioni del segretario generale di CGIL Rovigo, Pieralberto Colombo, in merito: “Dopo le numerose manifestazioni indette assieme a UIL durante i mesi scorsi, con al centro le tematiche della crisi della sanità pubblica, della sicurezza sul posto di lavoro, della lotta contro la precarietà lavorativa, piaga estremamente diffusa nel nostro paese e, in particolar modo, nel nostro territorio, soprattutto fra i giovani; ora abbiamo deciso di utilizzare anche lo strumento del referendum abrogativo, perché le ultime leggi, comprese quelle degli anni passati, hanno reso il lavoro via via sempre più precario e instabile. Abbiamo scelto il 25 aprile in quanto simbolo di libertà, perché il mondo del lavoro va liberato dalla precarietà, dalle ingiustizie e dalle disuguaglianze.

 

Potete firmare nelle nostre sedi, saremo inoltre presenti nei mercati e nelle piazze, è possibile anche firmare online sul sito https://www.cgil.it/referendum”.   


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